BOLLETTE 2023: BLOCCHI E MODIFICHE
Il Decreto Milleproroghe estende al 30 giugno 2023 lo stop alle modifiche unilaterali da parte dei gestori per i contratti di energia e gas ancora in vigore, congelando i rialzi in corso delle tariffe.
Il testo, però, sblocca gli aumenti per i contratti in scadenza.
CONTRATTI IN SCADENZA E AUMENTO IN BOLLETTA 2023
Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe 2023, nel Consiglio dei Ministri del 21 dicembre, il Governo ha disposto il “via libera” agli aumenti in bolletta per i contratti di luce e gas in scadenza. La norma consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse. Cioè, se le condizioni economiche del proprio contratto di luce e gas scadono, ad esempio, il 3 gennaio 2023, il gestore dell’energia ha diritto ad aumentare le tariffe per la fornitura secondo l’andamento del mercato. Questo vale sia per le utenze domestiche, che per quelle industriali.
Nella pratica quindi chi ha un contratto in scadenza che verrà rinnovato noterà un aumento delle bollette nel 2023. La decisione è in linea con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione a una società del settore, destinataria di un provvedimento dell’Antitrust dopo aver aumentato i prezzi delle tariffe a un contratto scaduto.
Gli aumenti in bolletta, però, devono avvenire nel rispetto dei termini di preavviso previsti dal contratto, che sono minimo di 3 mesi, altrimenti l’azienda deve dare un indennizzo in caso di tardivo o mancato preavviso. In pratica il gestore di energia invia agli utenti che hanno il contratto in scadenza una comunicazione con la “proposta di modifica unilaterale del contratto“, in forma scritta, generalmente per posta o via mail. Nella stessa viene indicato anche come rifiutare questa proposta di modifica ed entro quando mandare la comunicazione (di solito si hanno 30 giorni di tempo). Se non si rifiuta, la modifica viene accettata e vale la regola del tacito assenso.
Quindi vige il diritto di recesso del contratto da parte del consumatore che può scegliere di non accettare le nuove tariffe e cancellare la fornitura, senza costi aggiuntivi o penalità.
CONTRATTI IN CORSO
Per le forniture di luce e gas ancora valide e non in scadenza, con il Decreto Milleproroghe 2023, il Governo ha prorogato dal 30 aprile al 30 giugno 2023 il termine entro il quale resta in vigore il divieto di fare modifiche unilaterali ai contratti.
Le società, quindi, non potranno aumentare le tariffe in maniera “unilaterale”, ovvero senza l’accordo del cliente, fino a fine giugno. Questa misura sarà operativa quando il Decreto Milleproroghe 2023 entrerà in vigore, ovvero il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
ALTRI AIUTI DEL GOVERNO CONTRO IL CARO ENERGIA
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023, il Governo ha introdotto una serie di bonus, sconti e agevolazioni per cittadini e imprese per contrastare il caro energia.
In particolare, per le famiglie, il testo prevede la conferma dell’azzeramento oneri di sistema per luce e gas, nonché il taglio al 5% dell’IVA per il gas.
La Legge di Bilancio, poi, potenzia il bonus sociale con l’incremento per i beneficiari del tetto ISEE a 15.000 euro.
Infine, si ricorda che il Decreto Aiuti Quater aveva già previsto la possibilità ai datori di lavoro privati di riconoscere, sotto forma di fringe benefit, un bonus bollette in busta paga elevando il tetto di concessione a 3.000 euro.
QUANDO DURERÀ L’AUMENTO DELLE BOLLETTE
L’aumento delle bollette e il rincaro dei costi dell’energia probabilmente andrà avanti anche per il primo semestre 2023. Sul tema bisognerà attendere i dati ufficiali del monitoraggio ARERA, dopo l’ultimo documento sull’aumento del gas, che trovate in questa pagina.
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