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IVA E ACQUISTO CASA

 

L’IVA è una imposta indiretta sul valore aggiunto della produzione e lo scambio di beni e servizi e generalmente grava sul consumatore finale. Rappresenta una delle principali forme di entrate tributarie nel bilancio statale.

Solo nel 2021, lo Stato italiano ha incassato 147 miliardi di Iva, anno in cui le casse pubbliche hanno chiuso il bilancio con 513,5 miliardi di euro di tasse degli italiani, uno dei conti più salati degli ultimi venti anni, anche per via delle sospensioni nell’anno precedente a causa della pandemia.

 


Nella compravendita di un immobile, l’Iva a carico dell’acquirente ammonta al 4% per l’acquisto “prima casa“, al 10% per l’acquisto “seconda casa” e al 22% per l’acquisto per immobile di lusso.

Nell’ambito della compravendita immobiliare, l’imposta si paga quando:

 

• Una azienda costruttrice vende la casa ed effettua la cessione dell’immobile entro 5 anni dalla costruzione o dalla ristrutturazione del fabbricato.

•  Le vendite di una o più unità abitative sono destinate ad alloggi sociali.

 


CESSIONE DELL’IMMOBILE DOPO I 5 ANNI

 

Se l’azienda costruttrice vende dopo i 5 anni dalla costruzione o ristrutturazione, sarà il costruttore a decidere come gestire l’Iva, il così detto “dilemma del costruttore”.

Le due possibili decisioni da prendere sono:

 

1. Il costruttore applica volontariamente l’Iva a carico dell’acquirente, purché la scelta venga espressa nell’atto di vendita.

2. Il costruttore si fa carico dell’Iva (esenzione Iva). Una scelta che potrebbe rendere più appetibile la trattativa di acquisto.

 

Nel secondo caso, il costruttore potrebbe andare incontro ad un aumento degli oneri di costruzione. Di conseguenza, maggiori sono le operazioni esenti rispetto al totale annuo maggiore sarà l’Iva indetraibile. La scelta dipende anche dal volume d’affari dell’impresa costruttrice.

Inoltre, andrebbe considerata l’imposta di registro, un onere che con l’esenzione dell’Iva sarebbe calcolato in base al valore catastale. Mentre con l’Iva si calcola in base al valore di compravendita, che è maggiore di quello catastale. Senza agevolazioni sulla prima casa, l’aliquota è fissata al 10%.

Fonte Immobiliare.it


SE SI ACQUISTA DA PRIVATO?

 

Se l’acquisto viene fatto da privato a privato non c’è l’Iva da pagare ma bensì l’imposta di registro che viene calcolata in modo proporzionale del 9%.

Si paga l’Iva solo ed esclusivamente se l’acquisto viene effettuato da impresa.

 


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